Per lo Stato italiano l’invalidità civile viene riconosciuta a coloro che hanno una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore a un terzo, o se minorenni, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell'età.
Ai soli fini dell’assistenza socio-sanitaria e della concessione dell’indennità di accompagnamento, si considerano mutilati ed invalidi i soggetti ultrasessantacinquenni che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età.