Lettera del Sindaco agli studenti - Comune di Angera

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Lettera del Sindaco agli studenti

 
Lettera del Sindaco agli studenti

Anch’io come te…

 

Caro ragazzo, cara ragazza,

 

sono il sindaco di Angera. Ti scrivo perché ti vorrei invitare a festeggiare con me, l’Amministrazione comunale e altri giovani la “festa dei muri liberi”.

 

L’idea è nata la mattina dopo aver visto imbrattati i muri della nostra città. Tra questi uno dei simboli di Angera, uno dei palazzi più storici: il palazzo pretorio.

 

Anch’io, come te ora, sono stato ragazzo ed anch’io ho vissuto dubbi, preoccupazioni, travagli interiori. Ho cominciato a scoprire la politica e - peggio - l’ideologia. I miei erano “gli anni di piombo”. Un giorno, se ci sarà l’occasione, ti racconterò quante cose brutte sono seguite all’ideologia di quel tempo – non tanto distante da quella dell’ISIS di oggi. Allora la scusa per la violenza era un colore politico, oggi un colore religioso.

 

Anch’io, come te ora, alle volte sono confuso, frastornato, perché faccio fatica a capire cosa succede dentro e fuori di me. Faccio fatica a capire cosa pensino gli altri. Cosa posso fare per sentirmi parte della famiglia, del gruppo di amici, della mia comunità. Cosa devo fare per non sentirmi isolato, solo, incompreso. Per me ora si chiama consenso, per te difficoltà a farsi accettare dagli altri.

E so, perché l’ho vissuto, che chiunque ti allunghi una mano in questi momenti ti possa sembrare un amico. Uno di cui difendere le idee e ascoltandole forse anche condividerle. Questa è una scorciatoia che ti solleva dalla responsabilità di dover essere sempre critico, primo fra tutti con te stesso, per quello che fai. Condividere e confrontarsi è bello. Schierarsi e accettare i dogmi, gli slogan è naturale a quest’età, ma è pericoloso. Per te ma anche per le conseguenze sugli altri.

 

La vita è complessa (perché ci sono tante teste che ragionano, ognuna a modo proprio) ma non è complicata. I meccanismi sono sempre gli stessi. Semplicissimi. Chi è con me. Chi mi è contro. Con chi sto. E chi combatto.

 

E’ su questo principio che chi ha interesse gioca, facendo pronunciare a te o ai tuoi amici questi slogans a favore di un ideale mitizzato e contro persone che vanno considerate diverse, nemiche.

 

NON FARTI FREGARE!!!

 

Rivendica la tua capacità di giudizio autonomo. Sempre! Difendi la tua libertà e quella degli altri. Rispetta ed ama. Vedrai che la vita te ne ripagherà. Se non oggi, se non subito, vedrai che sarai ripagato.

E se anche fosse che non vedi la ricompensa, pensa a quanto è più bello andare a letto la sera soddisfatto per un gesto positivo, piuttosto che arrabbiato con tutti, incattivito con le cose del mondo ed in fondo inutile anche a te stesso. 

 

Se anche tu la pensi come me, vieni SABATO 16 APRILE, ALLE ORE 10.00 davanti al Comune di Angera per andare a ridare la propria dignità e libertà ai muri imbrattati.

 

Ciao,

                                                                Il tuo amico Sindaco d’Angera

                                                                             Alessandro Paladini Molgora


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